lunedì 15 luglio 2019

«Le persone sono come libri...»

versi di Michail Žvanetskij
(testo originale: Все люди, как книги, и мы их читаем...)


Le persone sono come libri. Li leggiamo,
Alcuni per un mese, alcuni per due.
Altri solo dopo un anno li capiamo,
Altri non ci è dato leggerli.

Qualcuno lo leggeremo e lo riporremo,
Ogni tanto soffieremo via la polvere della memoria,
E lo conserveremo nel cuore... ma a che pro?
Dopotutto leggere due volte non è interessante...

Ci sono uomini-poemi e uomini-romanzi,
Versi e prosa - la scelta è solo vostra.
Ma forse per voi è ancora presto
Ed è meglio per ora sfogliare un giornaletto?

Capitano libri comprensibili, aperti
Qualcuno invece serve leggerlo 'tra le righe'.
Ci sono spartiti, complicate sfumature e legature
Che non tutti saprebbero leggere a vista.

Il nostro mondo è tutto pieno di enigmi e di mistero,
Ma la vita in esso è l’insegnamento più duraturo.
Niente è superficiale e niente è per caso:
Prova solo a guardare tra le righe.

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Michail Žvanetskij (Odessa, 1934) è uno scrittore, sceneggiatore e attore nato nell'Ucraina sovietica. Già da giovane compone versi, bozzetti, miniature che porta in scena personalmente prendendo parte al teatro studentesco «Parnas-2». Nel 1963 conosce Arkadij Rajkin, direttore del celebre Teatro «Estrada» di Leningrado che, entusiasta dei suoi lavori, li mette in scena facendoli entrare nel repertorio del Teatro e facendoli diventare popolari. In seguito Žvanetskij tornerà in Ucraina, dove fonderà il proprio Teatro, senza smettere di scrivere per tutti i teatri russi. È autore di raccolte di poesie e racconti.

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