venerdì 3 aprile 2015

Follow that dream


Sono perfettamente d'accordo con l'utente Ray White che, commentando questa splendida versione del classico di Elvis Presley, scrive: «Bruce cambia l'arrangiamento, tutto è differente, ascoltate la versione di Elvis. Non è la stessa canzone. Mi spiace per i fan del Boss, ma le versioni non possono essere paragonate». 

La canzone originale, tratta dall'omonimo musicarello (1962, in Italia uscito con il titolo Lo sceriffo scalzo) interpretato da The King, è una canzone allegra, leggera e spensierata, veloce e ritmata. Bruce Springsteen, invece, la trasforma in una commovente preghiera collettiva, fa diventare sacro quel sogno e, conservando le stesse parole, ne esalta il valore evocativo, quasi messianico. Sarà questa la "sua" versione, suonata sempre con lo stesso arrangiamento dal suo debutto nel 1981, secondo quanto riporta l'informatissimo sito dei fan libanesi del Boss. Il brano da me presentato è tratto dal Tunnel of love Tour del 1988, tappa di Basel (Svizzera).

Forse perché il testo tocca importanti corde della poetica springsteeniana, dalla fuga all'american dream, all'importanza di condividerli con la donna dei propri sogni:

Now I've been searching for a heart that's free
Searching for someone, to search with me
I need a love, a love I can trust
Together we'll search for the things that come to us

In dreams, wherever they may be
Come on follow that dream to find the love you need
Come on follow that dream

Ed ecco la versione originale, tratta proprio dal film:


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